Giuseppe Conte esce di scena insultando Salvini: "Se manca il coraggio, ci penso io". Ultime parole al Senato
"Se c'è mancanza di coraggio, non vi preoccupate, me ne assumo io la responsabilità io davanti al Paese". Giuseppe Conte conclude la sua replica al Senato alle 20.20, con toni durissimi contro Matteo Salvini. Il premier ribadisce che si recherà al Quirinale per rassegnare le proprie dimissioni ma prima coglie la palla al balzo per attaccare il leader della Lega, che qualche minuti prima aveva ritirato a sorpresa la mozione di sfiducia contro il presidente della Repubblica. "Non possiamo, se amiamo le istituzioni e i cittadini, affidarci a espedienti, tatticismi, giravolte verbali che faccio fatica a comprendere. Io apprezzo la coerenza logica e la linearità d'azione", ha sottolineato. Leggi anche: "Quando dovevo accorgermene". Salvini, brutto sospetto sulla nascita dell'inciucio Pd-M5s Il resto dell'intervento è una difesa d'ufficio delle misure sull'immigrazione, quasi ignorate nel primo discorso. "Non sono qui a giustificarmi o a rinnegare ciò che abbiamo fatto. Mi assumo la responsabilità per le azioni di governo, ma vorrei ricordare che se parliamo di politica sull'immigrazione, fin dal primo incontro al Consiglio europeo, giugno 2018, questo governo ha portato una piattaforma politica su sei premesse e dieci obiettivi. Se si parla di immigrazione bisogna dare atto che questo governo ha avuto la capacita di affrontarlo in termini più ampi". "Se avrete la bontà di recuperare quel documento vedrete che questo governo si è reso responsabile di una politica di maggiore rigore nella consapevolezza che per come era stata gestita la questione immigrazione, non era più perseguibile una indiscriminata accoglienza, che equivale a una negata accoglienza, a una non accoglienza", ha continuato il premier dimissionario. Salvini non ha seguito la replica di Conte dai banchi del governo ma da quelli dei senatori leghisti, da dove aveva già pronunciato il suo discorso. Segno della ormai incolmabile distanza tra premier e vice.