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Giorgio Napolitano a Mattarella, telefonata "preoccupata e dubbiosa". Il fantasma di Monti su Palazzo Chigi

Giulio Bucchi
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Nel primo giro di consultazioni Sergio Mattarella ha consultato anche il suo predecessore, il presidente emerito Giorgio Napolitano. Una telefonata, slittata di qualche minuto rispetto alla tabella di marcia, in cui il 94enne Re Giorgio (che non si trova a Roma) secondo il quirinalista del Corriere della Sera Marzio Breda ha espresso "sostegno per la linea scelta" dal Capo dello Stato in carica. Soprattutto, però, gli avrebbe girato "qualche osservazione preoccupata e dubbiosa sulla difficoltà che si riesca ad armonizzare fino in fondo le diverse visioni in campo economico (con inevitabili riflessi sulla prossima manovra) dei partiti candidati a formare la futuribile coalizione". Vale a dire, Pd e M5s. Leggi anche: "Non c'è tempo". Parla l'amico di Mattarella: una bomba politica su Pd e M5s Non si sa se Napolitano gli abbia suggerito per ovviare al problema di procedere a una nuova operazione Mario Monti, vale a dire un governissimo del presidente che vide proprio l'ex Pci in regia nel 2011, una volta defenestrato Silvio Berlusconi. Si conosce però la posizione in merito di Mattarella: no secco, o governo politico o voto anticipato. Una ipotesi di fronte alla quale Napolitano 8 anni fa rabbrividì.

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