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Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio, crollo di nervi nel Pd: "Cosa sta succedendo?". Ore 18.30: viene giù tutto

Giulio Bucchi
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"Ma come? Ma cosa sta succedendo?". Ha lasciato tutti sconcertati, soprattutto chi dentro il Pd sogna l'inciucio, la durata minima dell'incontro tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio. Lunedì pomeriggio, Palazzo Chigi: dalle 18 alle 18.30 scarse. Nemmeno mezz'ora, poco per il faccia a faccia con il M5s che doveva lanciare il governo giallorosso.  Leggi anche: "Parlano solo di poltrone, così è stallo". Messaggino in diretta, la bomba di Mentana Tornando al Nazareno, lo stesso segretario dem ha definito l'incontro "interlocutorio", anche se dimostrando ottimismo. La verità è che come riporta un retroscena del Corriere della Sera nel faccia a faccia erano già emerse tutte le criticità poi rilevate anche nel successivo mini-vertice, quello serale alla presenza di Giuseppe Conte e Andrea Orlando. Una brusca e inattesa frenata, e lo scoglio erano sempre le poltrone. Di Maio aveva chiesto a Zingaretti di entrare entrambi nel governo come vice, provocando l'ira di Zingaretti. Da qui la necessità di "riaggiornarsi", e parlarne direttamente davanti a Conte. I nodi sono venuti al pettine, e fino a ieri notte non sono stati sciolti.  Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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