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Domenico De Masi attacca i 5 Stelle: "Giuseppe Conte spicca perché è l'unico colto in un gruppo di ignoranti"

Cristina Agostini
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Giuseppe Conte "è cresciuto" perché "è l'unico colto in un mucchio di ignoranti". Domenico De Masi, sociologo vicino al Movimento 5 stelle, dice che il premier "passava per uomo di paglia, uno che conosceva soltanto le dinamiche dei consigli di facoltà, mentre l'altro giorno, uscendo dal colloquio con Mattarella, ha fatto un discorso quasi da statista. È la prova che la cultura dà da mangiare. Conte può sedersi a un tavolo con Merkel o Trump e Macron e parlare la loro lingua senza complessi d'inferiorità, queste cose fanno la differenza". Leggi anche: "Così può saltare il governo". Becchi, fonti riservate. La voce dai Cinquestelle: non tutto è ancora perduto Mentre Luigi Di Maio, continua il sociologo in una intervista a La Repubblica, "ha fatto quattro cose contemporaneamente: capo del Movimento, vicepremier, ministro del lavoro, ministro dello Sviluppo economico. Neanche Churchill ci sarebbe riuscito". Invece avrebbe dovuto fare "solo il capo politico, perché, se avesse letto Robert Michels in Sociologia dei partiti politici avrebbe dovuto sapere che il passaggio da movimento a istituzione è delicatissimo. Il Movimento era un mucchio di sabbia, la Lega invece un mattone: perciò ha prevalso Salvini". Ora Gigino dovrebbe "laurearsi", "studiare l'inglese", "andarsene all'estero, in un' università importante, e poi tornare: avrebbe 37 anni e la vita davanti".

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