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Emmanuel Macron, la Francia benedice il governo M5s-Pd ma scorda Luigi Di Maio

Davide Locano
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Guarda come gongola Emmanuel Macron. Va da sé, il galleto francese è contentissimo dell'inciucio italiano che ci sta consegnando il governo M5s-Pd: non dovrà più fare i conti con Matteo Salvini, che della battaglia contro Macron e i diktat francesi aveva fatto uno dei suoi temi principali. E il fatto che Macron gongoli lo conferma il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, che al Forum Ambrosetti a Cernobbio ha speso parole al miele sul nuovo esecutivo, la cui nascita viene definita "un'opportunità unica per dare un nuovo slancio alle relazioni franco-italiane su tutti i temi economici e finanziari, ma anche per dare nuovo impeto alle relazioni italiane con tutta l'Eurozona e l'Unione Europea”. Peccato però che in questo governo, e tra l'altro al ministero degli Esteri, ci sia anche Luigi Di Maio, lo stesso Di Maio che incontrò in Francia una delegazione di gilet gialli per sostenerne la causa. Tutt'altro che un nome gradito a Parigi e dintorni. Non a caso, interpellato sul punto, Le Maire glissa: "Non possiamo personalizzare subito le situazioni e aggiungere il nome di questo o quel ministro. La Francia ritiene che il nuovo governo rappresenti un'opportunità e quando c'è un'opportunità va colta", ha concluso. Leggi anche: Edward Luttwak, la soffiata su Macron

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