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Giampiero Mughini attacca i sovranisti: "Quando parlano degli italiani ho un soprassalto"

Caterina Spinelli
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"Caro Dago, le volte che vado in tv a guadagnarmi il pane e mi trovo di fronte l'uno o l'altro 'sovranista' cui le gote si gonfiano mentre pronuncia il termine 'italiani' ho come un soprassalto". Giampiero Mughini si sfoga in una lunga lettera inviata a Roberto D'Agostino. "Ho ogni volta un soprassalto a sentire l'abuso indecente di questo termine che di per sé non vuol dire nulla, a cominciare dal fatto che in Parlamento ci sono molti più italiani diversissimi da quelli che ho detto sopra e che in democrazia la matematica non è un'opinione. E che è da questi italiani che è nato un governo che non sarà sexy nemmeno un po', ma che è del tutto legittimo. Alla faccia dei sovranisti". Leggi anche: Sgarbi a Mughini: "I suoi calci non arriveranno al mio c**o" E ancora: "Gli italiani? Ebbene il 50 per cento di loro o forse di più non compra neppure un libro l'anno. Il 60 per cento o forse di più non è in grado di intendere appieno l'editoriale di un quotidiano. Il 30 per cento almeno sino all'altro ieri evadeva tasse le più elementari e le più innocue, tipo la tassa sul consumo delle trasmissioni televisive. Premesso che io condivido non oltre il 50 per cento del pensiero di Gad Lerner, erano degli italiani quelli che ho visto in un video del Fatto utilizzato da Dagospia, ossia quegli energumeni che sbraitavano o lo insultavano? No, direi piuttosto (a bassa voce) che erano una feccia. C'è una bella differenza. O no?".

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