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Laura Boldrini, addio Leu: "Torno nel Pd". Matteo Salvini la accoglie così: "Come un'autobus"

Cristina Agostini
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Laura Boldrini ha detto addio a Leu e ha fatto ingresso nel Pd. "Vado con il Pd perché vuole aprire un dialogo con tutti quei mondi che, ieri e oggi, non si sentono più rappresentati e recuperare la fiducia dei giovani che non vanno più a votare", ha annunciato la ex presidenta della Camera in una intervista a La Repubblica. Anche perché, ha proseguito, "con la destra peggiore di sempre non è più tempo di piccoli partiti e di fare troppi distinguo, a forza di farlo rischiamo solo di estinguerci, mentre la destra va sfidata e contrastata con l'azione di un grande soggetto politico capace di incidere sulla società e che si batta contro ogni forma di disuguaglianza sociale, territoriale e di genere". La Boldrini ha quindi spiegato che "già alle Europee avevo votato Pd. Poi con la crisi di governo siamo arrivati a oggi. Ho atteso che fossero scelti ministri e sottosegretari perché non volevo assolutamente che il mio passaggio potesse far pensare a qualcuno che miravo a qualche incarico". Tant'è. Leggi anche: "La scissione di Renzi non è ancora finita". Bindi, bomba sul Pd: il secondo "big bang" Il suo passaggio al Pd sembra apprezzato dai compagni, un po' meno dal centrodestra. "Oggi ho letto che nel Pd entra la Boldrini, prima è uscito Renzi", ha subito ironizzato Matteo Salvini durante la sua intervista a SkyTg24. "Il Pd è come un'autobus, c'è chi sale e c'è chi scende".

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