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Luigi Bisignani: "Prima il Vaticano, ora pure gli Stati Uniti. Ecco perché Giuseppe Conte è finito"

Cristina Agostini
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Da quanto si è messo a "maramaldeggiare" con i Servizi segreti, "Giuseppi è il peggior nemico di Conte", scrive Luigi Bisignani nel suo editoriale su Il Tempo. Per difendersi dalle accuse sul caso degli incontri tra il ministro della Giustizia degli Stati Uniti Barr e i nostri 007, l'avvocato degli italiani dirà che quella missione segreta "era nella sua veste di Procuratore generale e non in qualità di ministro Usa. Tuttavia, per salvarsi politicamente, Conte sa già che dovrà allontanare Vecchione dal Dis, magari promettendogli, come sembra, la Prefettura di Napoli".  Leggi anche: Sta per nascere il partito di Giuseppe Conte. Clamoroso: quell'incontro segreto con la figlia di... Il problema è che Conte appare sempre più isolato. Alla Casa Bianca, il prossimo 16 ottobre, rivela Bisignani, "c'è chi farà notare al presidente Mattarella in visita da Trump che forse Giuseppi, che tante promesse aveva fatto, sta un po' deludendo e che i suoi uomini più fidati stanno pasticciando". E, conclude Bisignani, "ancora una volta sarà un vecchio democristiano come Mattarella a metterci la pezza. Forse che con i venti autunnali, dopo il Vaticano, per la tardiva presa di posizione sull'eutanasia, e ora anche con gli Usa, sia già finita la bonaccia per Conte?".

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