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Rai, Giorgio Mulè: "Dittatura della comunicazione, così è sparito il centrodestra"

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Caterina Spinelli
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"Cambia governo, ma l'occupazione nei telegiornali Rai no". Giorgio Mulè, capogruppo di Forza Italia in Vigilanza Rai, denuncia lo sbilanciamento della tv pubblica: "I dati forniti dall'Osservatorio di Pavia alla commissione parlamentare di Vigilanza Rai sulla presenza di leader ed esponenti di spicco nei tg Rai di prima serata confermano, ancora una volta, una vera e propria dittatura della comunicazione". Per l'azzurro i dati di settembre 2019, relativi al tempo di presenza riferito ai soggetti pertinenti andati in onda nei tg Rai prime time, "ci dicono che Conte-Di Maio- Zingaretti e Renzi raggiungono il 63,5% di presenza, seguiti da Salvini con il 22,5%, Meloni con l'8% e Berlusconi con il 6%". Leggi anche: L'Assedio, Giorgia Linardi dalla Bignardi: "Chi non tende un braccio non è un essere umano" Numeri che hanno indignato lo stesso Mulè: "Sempre più imbarazzanti per la compressione del pluralismo sono le percentuali relative alla presenza dei soggetti politici nei Tg Rai di prima serata. I partiti che compongono la maggioranza (PD, M5S, Liberi e Uguali e Italia Viva) raggiungono il 33,4% di presenza a cui deve aggiungersi il 24,9% di presenza degli esponenti del Governo". Ma l'invettiva non finisce qui: "Giusto ieri sera su Raiuno a cura del Tg1 abbiamo assistito ad un vero e proprio 'one man show' del presidente Conte. Un monologo imbarazzante tanto inaspettato quanto fuori luogo". 

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