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Mario Monti vuole tassare ancora: "All'Italia serve una sana patrimoniale"

Davide Locano
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Ossessionato dalla volontà di tassare e tartassare gli italiani. Si parla ovviamente di Mario Monti, l'ex premier che ha massacrato Italia ed italiani nel nome dell'Europa. Il Loden torna a dire la sua nel corso della presentazione dell'ultimo libro degli economisti Emiliano Brancaccio e Giacomo Bracci, Il discorso del potere, presentazione di cui dà conto MicroMega. Monti è tornato a parlare del suo infausto passato da premier, dilungandosi sulla riforma Fornero e sulla tempesta di gabelle che portò in dote al Paese. La tesi? Sempre la stessa: avrebbe salvato l'Italia dal crac. Leggi anche: "Irrilevante": Mario Monti contro Matteo Renzi Ma il peggio arriva poco dopo. Monti afferma di preferire l'Europa "imparziale" del trattato di Roma rispetto a quella di Maastricht, che spinge per la proprietà privata a discapito del pubblico. Dunque aggiunge che l'attuale sistema sarebbe addirittura peggio del socialismo reale: "Questo serviva da pungolo, era funzionale al capitalismo. Con la sua caduta, il sistema capitalistico ha fatto cose molto peggiori". Incredibile ma vero, ne mirino di Monti, insomma, ci finisce la finanza. Ma il peggio lo raggiunge poco dopo. Già, perché l'uomo ossessionato dalla volontà di tassare gli italiani accusa la sinistra perché non ha avuto l'ardimento necessario per introdurre la patrimoniale: "Mi chiedo come mai la sinistra non abbia il coraggio di agire sul terreno fiscale proponendo una sana patrimoniale, ne sarei favorevole", conclude Mario Monti. Non ne avevamo dubbi: quando si tratta di mettere le mani nelle tasche degli italiani non ci pensa due volte.

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