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Forza Italia, dopo il "no" di Alfano ecco il piano di Berlusconi

Silvio Berlusconi

Ignazio Stagno
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Dopo il "no" di Angelino Alfano a Forza Italia, la spaccatura nel centrodestra è realtà. Berlusconi non è riuscito a mettere d'accordo le due anime degli azzurri e così colombe e falchi andranno per sentieri separati. Alfano probabilmente darà vita a nuovi gruppi parlamentari, mentre il Cav potrebbe andare all'opposizione con Forza Italia. Così Berlusconi inizia a pensare ad un piano "b" per i dopo-scissione.  Silvio potrebbe passare all'opposizione con il nuovo partito e attendere che Letta vada a sbattere sul muro delle tasse. Un governo che perde un alleato forte di maggioranza è già di suo molto debole. Ma con una manovra che inasprisce la pressione fiscale, l'esecutivo potrebbe non arrivare alla prossima estate. Il Pd a quel punto potrebbe staccare la spina e ribaltare i giochi. Ma in mezzo ci sono le elezioni europee. Il nodo europee - L'appuntamento è per maggio 2014. Una vetrina elettorale importante che può rimettere in discussione tutti gli equilibri dei partiti. Sarà un termometro per capire la solidità del Pd ma anche di Forza Italia, dei grillini, e dell'eventuale nuovo partito di Alfano. Se il governo diventa debole sul fronte fisco, ecco che a quel punto il Cav potrebbe ripresentarsi con Forza Italia come l'uomo forte del partito anti-tasse e fare il pieno alle europee. Intanto a quel punto per Berlusconi scatterebbe la pena dei servizi sociali per la condanna nel processo Mediaset. Scontati i dieci mesi di pena Silvio nel 2015 sarebbe ancora in pista e potrebbe correre anche per palazzo Chigi. Con un Alfano ormai perso per strada come un Monti qualunque e con un Pd che avrà abbondantemente bruciato Matteo Renzi. Insomma chi strappa potrebbe uscire di scena, ma Silvio resterebbe in campo. 

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