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Giuseppe Conte, fonti della Lega: "Nuove notizie da Washington". E anche il Pd pensa ad archiviare il premier

Caterina Spinelli
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I dubbi sugli incontri tra Giuseppe Conte e il ministro della Giustizia americano, William Barr, stanno mettendo a repentaglio la poltrona del premier. Un'ipotesi sempre più avvalorata sia da destra che da sinistra. D'altronde l'audizione al Copasir (in riferimento al coinvolgimento di Conte sul caso Russiagate) è stata fonte di imbarazzo non solo per il premier, ma anche per il Pd. E così gira voce secondo il Giornale che il premier bis sarà messo alla porta non appena verrà chiuso il capitolo della legge di Bilancio. Voce che circola da giorni ma che, ora, ha trovato nuova linfa (anche alla luce delle notizie diffuse da Fox News, che di fatto hanno smentito la versione fornita dal presidente del Consiglio al Copasir). Leggi anche: Giorgetti, la previsione: "A febbraio...Governo tecnico e Draghi premier" Il problema per il presidente del Consiglio è di non poter più reggere alla pressione delle notizie in arrivo dagli Stati Uniti, dato che la sua versione è già stata messa nero su bianco e dato, soprattutto, che presto verrà pubblicato il rapporto di Barr, che potrebbe essere compromettente (almeno così assicurano fonti leghiste). Anche i dem, insomma, devono guardarsi attorno. E così si sta diffondendo al Nazareno la convinzione secondo cui il premier potrebbe finire la sua corsa dopo gennaio. Un cambio della guardia che, nelle ricostruzioni di più di un big del Pd, non porterà a nuove elezioni ma solo a un nuovo esecutivo con Dario Franceschini, ora ministro dei Beni culturali, alla guida. Un nome, quello di Franceschini, alternativo a quello circolato nelle ultime ore, Mario Draghi.

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