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Regionali in Umbria, affluenza alle 12 in crescita del 4%: il botto favorisce il centrodestra

Davide Locano
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Un pesantissimo indizio su come potrebbero finire le regionali in Umbria arriva dal primo dato dell'affluenza, quello diffuso intorno alle 12 dal Viminale: si era recato al voto il 19,55% degli aventi diritto, contro il 14,76% delle elezioni precedenti. Un aumento quasi del 5%, che in termini percentuali equivale a un clamoroso botto. Tra analisti e sondaggisti la convinzione sin dalla vigilia è che un'alta affluenza avrebbe dovuto favorire il centrodestra e il candidato espresso da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, Donatella Tesei, rispetto a Vincenzo Bianconi, l'uomo di Pd e M5s, che si sono presentati per la prima volta insieme. Leggi anche: Test per l'operazione-Draghi: la versione di Claudio Cerasa sul voto in Umbria Il punto è che gli elettori democratici e grillini potrebbero essere fortemente demotivati a recarsi alle urne: in molti, in entrambi i partiti, sono delusi dall'alleanza con quello che era un'avversario ormai radicato. Insomma, una bassa affluenza avrebbe per certo dato maggiori speranze ai giallorossi. Un dato così alto, al contrario, sembra essere una ottima notizia per il centrodestra. Si pensi che il dato è simile alle politiche del 2018, il voto che richiama più persone alle urne, dove alla medesima ora avevano espresso la loro preferenza il 20,98% degli aventi diritto (alle Regionali 2015, vinte dal centrosinistra, il 14,46%; alle Europee 2019 il 14,82%). Scontato, dunque, il fatto che ora il governo - da Giuseppe Conte a M5s e Pd - tema una scoppola clamorosa, in grado di minare il futuro della maggioranza. I sondaggisti di YouTrend, comunque, fanno notare come sulla dinamica dell'affluenza di oggi, domenica 27 ottobre, potrebbe giocare un ruolo il fatto che sia scattata questa notte l'ora solare. Una notte insomma più lunga che potrebbe aver portato qualche persona in più alle urne prima del previsto.

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