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Teresa Bellanova manda a schiantare M5s, Pd e governo sull'Ilva: drammatico errore strategico

Giulio Bucchi
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La ministra renziana Teresa Bellanova fa schiantare M5s e governo sull'Ilva. In un'intervista al Corriere della Sera, la titolare delle Politiche agricole, capo-delegazione di Italia Viva nell'esecutivo, rivendica la necessità di reintrodurre lo scudo penale per Arcelor Mittal, misura cui si oppone il Movimento 5 Stelle.  Leggi anche:"Zimbello d'Europa". La Bellanova contro M5s e Barbara Lezzi: "Cosa rischiamo di diventare" Il governo, spiega l'ex Pd, "ha il dovere di non dare pretesti a Arcelor Mittal" perché quando questo gruppo ha partecipato al bando "sapeva che in Italia la norma prevedeva anche lo scudo penale che era stata richiesto dai commissari perché non riuscivano a trovare persone che potessero lavorare laddove c'era inquinamento". Toglierla si è tradotto in un alibi perfetto per la multinazionale franco-indiana, nei guai con il proprio piano industriale. "Se tu togli quella norma, col governo precedente, quindi contratti con l'azienda e la rimetti e adesso la ritogli dai il pretesto a Mittal di coprire le sue deficienze", sottolinea ancora la ministra pugliese. La partita però è molto politica, e riguarda anche e soprattutto i rapporti tra Matteo Renzi e il Pd, dopo l'appello di Dario Franceschini a fare fronte comune sulla manovra. La Bellanova dice di vedere "autorevoli rappresentanti del partito di Franceschini" molto impegnati in "una corsa a voler andare al voto" ma che "non si possono usare come una minaccia le elezioni". "Se qualcuno ha fretta di far arrivare Salvini con i pieni poteri al governo - è il suo avvertimento - si assumerà le sue responsabilità, sicuramente noi non ci prestiamo a questo".

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