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Roberto Maroni a Piazzapulita: "Le Regionali in Emilia-Romagna? È la battaglia di Stalingrado, si gioca tutto"

Caterina Spinelli
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Roberto Maroni, nonostante sia spesso in contrasto con la linea politica di Matteo Salvini, non ha dubbi: la Lega in Emilia-Romagna trionferà e lo farà a discapito di quella "sinistra che considera la Borgonzoni incapace e impresentabile". Ma Stefano Bonaccini, il governatore uscente della Regione sostenuto dal Pd? "Anche Bonaccini è un bravo amministratore - spiega il leghista a Corrado Formigli durante la trasmissione Piazzapulita -. Lo conosco bene, è stato il Presidente della conferenza delle Regioni quando ero governatore". Ma questo per Maroni non basta. A differenza di quanto va dicendo Giuseppe Conte e compagnia bella, "il voto del 26 gennaio è un voto politico". Qui si gioca la tenuta dei dem, la loro capacità di attirare consensi.  Leggi anche: Sondaggio Index per Piazzapulita, i crollo di Di Maio in un fermo immagine Anche se la differenza nei sondaggi è palese: "La sinistra ha perso la fiducia, questo è quello che sta succedendo. Se la Lega e il centro-destra vincerà non sarà un caso come con Guazzaloca a Bologna. Questa è la battaglia di Stalingrado. Se il centro-destra vincerà in Emilia-Romagna saranno inevitabile le elezioni anticipate in primavera o giugno". Prima di quanto i giallo-rossi possano pensare.

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