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Fondazione Open, Matteo Renzi replica a Luigi Di Maio: "Indaghiamo su Casaleggio e su chi finanzia il M5s"

Cristina Agostini
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Dopo gli attacchi di Luigi Di Maio sull'inchiesta sulla Fondazione Open che finanziava Matteo Renzi, l'ex premier si difende e passa al contrattacco con un post pubblicato sul suo profilo Twitter: "Se Di Maio vuole una commissione di inchiesta su come si finanzia la politica io ci sto. Mettiamoci dentro partiti, Fondazioni e Srl vicine al Movimento 5 stelle che ricevono consulenze e collaborazioni da società pubbliche, non solo italiane. La trasparenza vale sempre, no?". Nel mirino, ovviamente, gli affari di Davide Casaleggio, già usati dagli esponenti di Italia Viva alla vigilia per ribattere agli attacchi piovuti in seguito all'inchiesta. E ancora: "Le entrate e le uscite di Open sono tutte tracciate. Trasparenza al massimo. Magari le altre fondazioni fossero state trasparenti come Open", che, specifica, "era una fondazione, non un partito". Quindi l'attacco ai giudici: "Sostenere il contrario per mandare 300 finanzieri a perquisire all'alba famiglie per bene, non indagate, colpevoli solo di aver finanziato in modo trasparente la politica, è sorprendente. E non era mai accaduto prima nella democrazia".  Leggi anche: "A cena con Briatore? Renzi stia molto attento": il cupo sospetto di Paolo Mieli sulla magistratura Infine, spiega Renzi: "Noi abbiamo voluto abrogare il finanziamento pubblico a partiti. Con la retata di ieri hanno abolito il finanziamento privato a Italia Viva. Quale azienda donerà se rischia perquisizioni?". Comunque, conclude, "non perdiamo il sorriso e la voglia di lottare per un'Italia più giusta. Più ci attaccano ingiustamente, più ci rafforzano. Chi vuole abbatterci lo faccia con le idee, non con altri mezzi. Andiamo avanti a testa alta".

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