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Sergio Mattarella, boato al Colle: già scritta la data della crisi di governo. Il retroscena fa tremare Conte

Caterina Spinelli
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"Il governo non cadrà né ora né a gennaio" assicurava Giuseppe Conte qualche giorno fa senza però garantire una grande sicurezza. Se ne è accorto anche Sergio Mattarella che, secondo Marzio Breda sul Corriere, nutre parecchi dubbi. D'altronde le crisi aperte sul tavolo dell'esecutivo giallo-rosso sono tante: tra le prime certe aziende strategiche per l'economia nazionale, come l'ex Ilva e Alitalia. Leggi anche: Papa Francesco e Mattarella, Bisignani svela il patto: "Vaticano sull'orlo della crisi" "Altro nodo - prosegue Breda - quel Mes (Meccanismo europeo di stabilità) su cui le polemiche politiche hanno già sfiorato l'isteria, irritando il presidente, e che costituisce un banco di prova con l'Ue. Urgente è poi la decisione per una legge quadro sulle autonomie differenziate, materia che i 5 Stelle detestano". Ma non è finita qua: "Dal 20 del mese prossimo la Corte costituzionale dovrà pronunciarsi sull'iniziativa referendaria presentata dal leghista Calderoli per eliminare la quota proporzionale dal sistema di voto, ciò che potrebbe destabilizzare i progetti di alcune forze politiche. E un punto interrogativo pesante rappresenta il taglio dei parlamentari, operativo dal 12 gennaio, sempre che qualcuno non raccolga prima le firme per un referendum confermativo". Come se non bastasse ci sono le elezioni in Emilia-Romagna il cui tragico esito per la maggioranza sembra già scritto. 

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