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Gianluigi Paragone, agguato in Senato sulla manovra: "È stata l'Ue a imporcela, io voto no"

Caterina Spinelli
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Proprio non ci sta Gianluigi Paragone a difendere questo strampalato esecutivo. Non erano bastate le durissime invettive di settimana scorsa contro il suo stesso Movimento, ad oggi il grillino più dissidente fra i dissidenti rincara la dose: "Voto no, è chiaro, questa è una manovra imposta dall'Europa". E ancora, entrando in Senato in occasione della discussione proprio sulla manovra: "Io credo di essere coerente con un programma elettorale che parlava di politiche espansive".  Leggi anche: Elisabetta Casellati fa cadere il governo? Stop alla manovra, via la cannabis light Solo qualche giorno fa il pentastellato si è "travestito" da Beppe Grillo in un video pubblicato sul suo profilo Facebook e ha preso di mira Luigi Di Maio: "Svegliati, porca put***", il M5s sta "tradendo il popolo" ostinandosi a seguire "le ricette criminali" suggerite dall'Unione europea del rigore e dell'austerity. "Ritira la Castelli da quel cazz*** di Ministero (dell'Economia, ndr)". Insomma, un Paragone molto pacato che non smetterà di certo di mettere i bastoni fra le ruote ai compagni già in difficoltà. 

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