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Gianluigi Paragone sul M5s: "È morto. Solo con Alessandro Di Battista può rinascere"

Marco Rossi
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Gianluigi Paragone, senatore ex cinquestelle, lancia subito il primo fendente contro i grillini dopo la sconfitta alle regionali in Emilia Romagna e Calabria. Lo fa in una intervista sulla Stampa in edicola lunedì 28 gennaio. "Il Movimento è morto, soffocato nella scatoletta di tonno. Non lo dico io, lo stanno dicendo gli elettori. Un mio Movimento? Non ho problemi a dire che sto guardando molto, in questi mesi, agli ambienti dei meet up e degli ex attivisti M5S. Tutta gente che vorrebbe tornare a sentire parole antisistema. Mi stanno chiedendo di organizzarci e di mettere su qualcosa. Con Alessandro Di Battista? Questo non lo so. So che lui è l'unica speranza che ha il Movimento di risorgere. Alessandro dovrebbe ottenere la guida del partito e portarlo fuori da questa alleanza con il Pd, facendo cadere il governo. Ma questa è una cosa che non si realizzerà mai, perché ci sono i gruppi parlamentari che non vogliono perdere il posto. Il Movimento è destinato a scomparire nel Pd. Lo vedremo già alle prossime Regionali". Leggi anche: Vittorio Feltri su Gianluigi Paragone Cosa pensa possa accadere?"Sono certo che si alleerà con il Pd in Veneto. L'alternativa sarebbe il non presentarsi, per evitare una figura come quella fatta in Emilia Romagna. Ma se non si presenta, vuol dire che si arrende al fatto di non essere riuscito a creare un rapporto con il tessuto produttivo del Paese. E se sei al governo, per di più con un capo politico che è stato anche ministro dello Sviluppo, allora le colpe sono doppie".

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