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Giancarlo Giorgetti, il futuro premier che piace ai moderati. Retroscena, il sorpasso su Matteo Salvini

Cristina Agostini
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Quando Matteo Salvini scende, Giancarlo Giorgetti sale. Nella Lega e fuori il numero due del Carroccio piace perché è più moderato e rassicurante rispetto al leader, lui potrebbe davvero essere la guida di una coalizione di centrodestra non troppo spostata sul sovranismo. Secondo un retroscena del Giornale, Giorgetti - che fu scelto addirittura da Giorgio Napolitano come uno dei "saggi" - sarebbe al centro di nuovi progetti politici, soprattutto, nuove premiership. Insomma Giorgetti ha esperienza, è saggio, sa mettere in riga Salvini (come quando lo rimproverò sulla fine del governo giallo-verde, "Matteo ha sbagliato i tempi della crisi, doveva rompere prima..."), ha capacità critica: "Ci è mancato il voto delle città, servirà uno sforzo di visione per parlare con più efficacia a quegli elettori", quelli a cui non piacciono slogan e citofonate. Ergo, sarebbe un ottimo premier. Renato Brunetta è il suo primo sostenitore: sogna una maggioranza costituita da Lega, Forza Italia, Fdi più Italia Viva. Con "il bravo Giorgetti premier", appunto. Leggi anche: "Così la donna sapeva dell'arrivo di Salvini". Citofonata a Pilastro, in maresciallo finisce nei guai Giorgetti, intanto, pensa a non alimentare voci di uno scontro interno con Salvini: "Con Matteo non c'è nessun litigio. Non ho litigato neanche con Di Maio quando c'era da litigare, figuriamoci con Salvini... Ma, come si fa nei movimenti politici seri, quando ci sono le elezioni si esaminano i risultati per cercare di migliorare la prossima volta". Sull'ipotesi di una maggioranza alternativa con Giorgetti premier nella Lega ricordano che per Salvini l'unica strada è il voto e che il numero due sarebbe semmai un ottimo ministro dell'Economia in un futuro governo a trazione salviniana.  

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