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Matteo Salvini sotto assedio, la mossa spacca-centrodestra. Retroscena: da solo alle regionali

Marco Rossi
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L'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sulla vicenda della Gregoretti ha il sapore di quello che potrebbe diventare uno spartiacque nella storia politica dell'ex ministro dell'Interno e, dunque, della Lega. Lo sanno bene anche i big del Carroccio, che se in pubblico ostentano sicurezza granitica, in privato s' interrogano su come andrà a finire una partita che si annuncia lunghissima. D' altra parte, non è la prima volta che accade. Andò così ad agosto, quando il leader del Carroccio aprì la crisi. Per approfondire leggi anche: Salvini su processo E un copione simile l' ha messo in scena tra dicembre e gennaio. Prima volendo imporre la candidatura in Emilia-Romagna di Lucia Borgonzoni nonostante i dubbi di Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Poi mettendo la faccia sulla campagna elettorale, convinto che avrebbe portato alla spallata definitiva al Conte 2. Di qui l' agitazione di queste ore e la minaccia di Salvini: "O scegliamo candidati condivisi, magari affidandoci alla società civile, oppure la Lega è pronta a correre da sola in tutte le Regioni". 

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