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Prodi: "Voterò alle primarie del Pd"

Romano Prodi

Il Professore auto-cancella mesi di dichiarazioni, e sfrutta la sentenza della Consulta per giustificare la Piroetta: domenica sarà ai seggi

Andrea Tempestini
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La piroetta del Mortadella. Il "fucilato" dai 101 del Pd, l'uomo che aveva stracciato la tessera del Partito democratico (mai più rinnovata), l'ex premier che dei suoi ex compagni di partito non ne voleva più sapere nulla, il Professore che "io alla primarie non voto" - et voilà - cambia idea, e a poche ore dalle primarie per la segreteria del Nazareno annuncia, con fare solenne: "Il bipolarismo è a rischio. Voterò alle primarie del Pd". Mesi di chiacchiere vanno in fumo. "Faccia da Prodi" cambia idea e, diligentemente, domenica, si recherà nei seggi allestiti dal partito che lo ha umiliato nella corsa al Quirinale per sceglierne segretario. L'appiglio per la piroetta, a Prodi, lo ha offerto la sentenza della Consulta, che ha bocciato il Porcellum: "I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza". E dunque, il signor Romano, si metterà "in coda con tanti altri cittadini per votare alle primarie del Pd". Il padre dell'Ulivo sottolinea: "Le consultazioni, ora, assumono un valore nuovo: nella situazione che si è venuta a determinare è infatti necessario difendere a ogni costo il bipolarismo".

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