Svizzera: Zaia, decisione su quote di ingresso prerogativa di un popolo
Venezia, 10 feb. (Adnkronos) - L'esito del referendum in Svizzera che vuole stringere le maglie degli ingressi per gli immigrati, non stupisce il presidente del Veneto, Luca Zaia che sottolinea "la centralità del tema e la sovranità" espressa dai cittadini elvetici. Ipotizzare quote d'ingresso per una degna, civile e sostenibile convivenza sociale e lavorativa - ha spiegato il governatore del Veneto - a me sembra sia prerogativa di un popolo". "Certo, questa decisione avrà delle ricadute su tutta l'Europa. Un'Europa - ha stigmatizzato Zaia - che in queste ore si straccia le vesti confermando la sua totale lontananza nella condotta e nella gestione del tema dell'immigrazione". Un'Europa che, secondo il presidente del Veneto, "ha lasciato sola l'Italia di fronte a uno dei più grandi esodi della storia: Lampedusa, isola ritenuta dai burocrati europei confine d'Italia e non confine d'Europa. E ancora una volta - ha ammonito - non l'Europa, ma la Svizzera fa scuola e ci obbliga finalmente ad affrontare una politica d'immigrazione sostenibile per riportare in equilibrio il sistema". "Un equilibrio che secondo Zaia "non è paritetico, ma forse proprio lo "scossone" svizzero potrebbe aiutare a tornare in equilibrio". Sul problema che potrà crearsi per i frontalieri lombardi, Zaia concorda con la posizione del governatore Roberto Maroni: "Maroni ha ragione a porre la questione proprio alla luce di un territorio, quello lombardo, che si trova a "pagare" la decisione assunta da un paese che si inserisce pesantemente nel dibattito europeo in cui la vecchia Europa continua da tempo a dormire sonni tranquilli", ha concluso.