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Consultazioni, Berlusconi incontra Renzi

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Ignazio Stagno
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Dopo un colloquio di circa un'ora arriva il responso del Cav: "Forza Italia collaborerà col nuvo governo, ma resta all'opposizione". Silvio Berlusconi dopo aver incontrato Matteo Renzi a Montecitorio parla ai gironalisti e parte subito con una battuta: "Sono molto contento di vedere un premier che ha la metà dei miei anni". Messa da parte l'ironia, l'ex premier sottlinea che Forza Italia resterà all'opposizione del governo. Ma di certo si può parlare ormai di una certa apertura da parte del Cav verso il governo guidato dal segretario del Pd. Il Cavaliere è determinato a portare avanti il percorso di riforme. A partire da quella elettorale, che "non si tocca", perché già frutto di una "discussione sofferta" e di compromessi come quelli sulle soglie di sbarramento su cui gli azzurri hanno già fatto molte concessioni. Ma anche quelle istituzionali, che da tempo gli stanno particolarmente a cuore. Berlusconi ha insistito molto sull'esigenza delle riforme, perché "bisogna superare la Costituzione nata dopo il fascismo, quando la paura di svolte autoritarie impose ai padri costituenti l'introduzione di molti contrappesi di potere". Più poteri al premier -  Il Cav poi sottolinea come sia opportuno cambiare anche l'archietttura istituzionale affidando più poteri al premier: "A differenza delle altre democrazie occidentali, abbiamo un presidente del Consiglio che non ha alcun potere, se non quello di stabilire l'ordine del giorno". Poi ha auspicato una revisione della legge sulla par condicio, per evitare che i partiti maggiori e quelli minori abbiano lo stesso tempo a disposizione in tv nelle campagne elettorali. Non è entrato nel merito della composizione dell'esecutivo e , ultimate le sue dichiarazioni, non ha risposto alle domande dei cronisti.

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