Poi si sorprendono quando alcuni sondaggi danno Grillo vicino al 30%. Nei giorni dello scandalo sulle mazzette Expo, dell'arresto dell'ex ministro Scajola e della latitanza di Marcello Dell'Utri a Beirut, il Partito democratico sceglie di rinviare a dopo le elezioni europee del 25 maggio il voto per autorizzare l'arresto del suo deputato Francantonio Genovese, il cui arresto è stato chiesto dai giudici della procura di Messina per associazione a delinquere, riciclaggio e truffa. E il Movimento 5 Stelle non ha perso tempo nel cogliere la palla al balzo per un nuovo attacco alla politica: "Ci piacerebbe sapere cosa dirà il Pd ai cittadini, come giustificherà queste manovre di palazzo, di fronte al gravissimo caso Genovese, in un momento in cui il Paese e ripiombato negli scandali politici". La richiesta dei grillini alla Camera di rinviare la votazione degli ordini del giorno al dl Lavoro per passare immediatamente all’esame della richiesta di arresto è stata respinta dall'aula con 122 voti di differenza. Beppe Grillo ha poi postato sul suo blog un intervento tra l'ironico e il provocatorio: un videoappello alle forze dell’ordine dall’emblematico titolo "Non lasciate fuggire Genovese" in cui parla di un "potenziale latitante che si aggira per l’Italia" e spiega che "il suo partito gli ha già dato due mesi per inquinare le prove e per reiterare il reato e ora vuole rinviare il voto sul suo arresto a dopo le elezioni europee". Di qui l’invito alle forze di polizia: "Tenetelo d’occhio. Quest’uomo, secondo le accuse, ha sottratto fondi pubblici per almeno 6 milioni di euro. Non lasciamolo fuggire». Senza citarlo, Grillo fa un parallelo con Marcello Dell’Utri, spiegando di volere dalle forze di polizia un controllo stretto "per non essere costretti, poi, ad andare a ricercarlo. Magari in Libano. Anche lui".