M5S, gli attivisti certificati dicono sì all'alleanza con Nigel Farage. Ma il rischio è di finire tra i "non iscritti"

di Giovanni Ruggierodomenica 15 giugno 2014
M5S, gli attivisti certificati dicono sì all'alleanza con Nigel Farage. Ma il rischio è di finire tra i "non iscritti"
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Il Movimento 5 stelle starà Nigel Farage. Il sondaggio tra gli attivisti ha detto sì all'alleanza con il leader del partito britannico Ukip con il 78% dei voti pari a 23.121 attivisti certificati M5S. In 3.533 hanno indicato la via del gruppo dei non iscritti e solo 2.930 ha voluto dare la propria scelta per il gruppo Ecr, quello dei conservatori britannici. I 17 europarlamentare pentastellati faranno quindi parte del gruppo "Europa per la liberà e la democrazia" (Efd). Le polemiche - Ad accompagnare le votazioni non sono mancate feroci polemiche tra gli attivisti che si sono sfogati sui social. "Ma ti sembra normale? Questa è una presa per c...", ha sbottato un deputato M5S. La rabbia di alcuni dissidenti interni al Movimento è cresciuta soprattutto per l'assenza dei Verdi tra le opzioni del referendum, che in molti avrebbero preferito, non credendo alle prime indiscrezioni che davano l'opzione esclusa dai vertici grillini. Fino a riri, a Bruxelles, i neo eletti sosteneveno che l’alternativa Verdi sarebbe stata sottoposta alla Rete. Così non è stato, e anche la Rete ha mugugnato. Sul blog c’è stato più di un attivista che ha criticato l’esclusione. "Perché non c’è il gruppo dei Verdi? - chiede, tra gli altri, Pierluigi da Macerata - di cui peraltro nel blog non si è detto niente se non per denigrarli. Grillo attenzione alle derive mafiose... Per questo voterò per il non allineamento con nessuno". Ancora in alto mare - A Farage mancano ancora i numeri per mettere in piedi un gruppo autonomo. All'euroscettico britannico servono delegazioni da altri tre Paesi membri, altrimenti si rischia di finire in quella zona grigia che è seconda scelta nella votazione, quella dei "non iscritti". Sullo stesso blog di Beppe Grillo così viene descritta questa ipotesi: "Essere tra i Non Iscritti comporta un'influenza limitata se non nulla sull'attività legislativa del Parlamento europeo. I "Non Iscritti" - ricordano i vertici del Movimento sul blog - non possono ottenere cariche (presidente di Commissione, vice presidenze del Parlamento, ecc.), né votare al maggiore organo decisionale del Parlamento europeo (la Conferenza dei Presidenti) e ottenere che i temi importanti per il M5S vengano posti al centro dell'agenda legislativa in Europa".