Senato, Forza Italia, almeno 18 dissidenti

di Lucia Espositodomenica 10 agosto 2014
Senato, Forza Italia, almeno 18 dissidenti
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E' il giorno delle riforme. Oggi a Palazzo Madama inizierà la seduta per il voto finale sul ddl  che disegna il nuovo Senato e modifica il titolo V della Costituzione. Si tratta solo del primo passaggio, visto che occorreranno almeno altre tre letture tra Camera e Assemblea di Palazzo Madama, sempre che non intervengano modifiche. Non dovrebbero esserci sorprese sull’esito del voto, mentre c’è attesa per la presenza o meno in Aula del presidente del Consiglio Matteo Renzi. I dissidenti - Non dovrebbero esserci sorprese ma solo perché il voto è a scrutinio palese. Se invece fosse segreto, la riforma forse rischierebbe addirittura di non passare. Il voto palese la mette invece sotto chiave. All'interno di Forza Italia ci sono almeno 18 dissidenti. 13 senatori su 59. Alcuni saranno in aula e esprimere il loro dissenso, altri usciranno, altri ancora non si faranno vedere a Palazzo Madama. A questi bisogna - come ricorda La Stampa - 5 senatori con tessera Gal (Grandi autonomie e Libertà). Ci sono alcuni senatori che non condividono la riforma ma votano solo perché Berlusconi ha preso un impegno con Berlusconi. Molti dei senatori dissidenti fanno capo all'ex governatore pugliese Rallaele Fitto in rotta di collisione con l'x Cav. Sette come i pugliesi Zizza, Traquinio, Iurlando, D'Ambrosio, Perrone, Luizzi, Bruni. Poi si sono i campani Longo e Falanga oltr quelli di Gal D'Anna e Milo. I siciliani Gal ma con tessera di Forza Italia. Minzolini uscirà dall'Aula mentre tra i dissidenti c'è la veneta Bonfrisco e lombardi Pagnoncelli e Zuffada. Oggi in Senato verrà fuori quanto pesa veramente la fronda di Fitto e si ci saranno conseguenze.