Le promesse di Matteo Renzi? Soltanto chiacchiere. Il premier si schianta al primo ostacolo. Prima la promessa: "Nel Consiglio dei ministri di oggi (convocato per le 16, ndr) il varo delle misure per ridurre il cuneo fiscale". Renzi prometteva 1.000 euro in busta paga ad aprile o maggio per chi prende meno di 1.500 euro netti. Parole, parole, parole. Già, perché basta scorrere la convocazione del Consiglio dei ministri per capire che i sogni del premier si sono già infranti. Punto primo: "Informativa del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di riforme costituzionali e di interventi di politica economica, inclusa la riduzione del carico fiscale". Una semplice informativa, dunque, nessuna legge, decreto, disegno di legge. Nella convocazione si parla del "decreto legge" sull'emergenza abitativa, del "decreto legge" per favorire il rilancio dell'occupazione", di "decreto legge" sugli ammortizzatori sociali e via dicendo. Peccato però che quando si parla del taglio delle tasse tutto si riduce a una semplice "informativa". Solo parole, zero fatti. Parole, parole, parole... - Già, a parole sono tutti bravi. Il problema, semmai, sono le coperture che, semplicemente, non ci sono. I "dieci miliardi" per tagliare le tasse non si trovano. Tutto rimandato, dunque. Una giornata nera, per Renzi, che fa slittare anche il pagamento dei debiti alle imprese. Anche in questo caso non ci sono le coperture: niente decreto legge e sblocco immediato, ma un disegno di legge e i tempi parlamentari che ne conseguono. Quindi le ombre sinistre gettate dal commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, che ha spiegato alla Commissione Bilancio i suoi progetti: tagli agli enti pubblici, tagli alla Rai, contenimento delle spese. Ma soprattutto, Cottarelli, ha ventilato un prelievo sulle pensioni superiori al 2.500 euro. Un contributo di solidarietà con cui finanziare le prossime mosse dell'esecutivo. Insomma, nel grande giorno del presunto taglio alle tasse ci troviamo senza mezza imposta in meno ma con lo spauracchio di un nuovo prelievo forzoso, quello sull'assegno di previdenza. Parole, parole, parole...
