Il big grillino Max Bugani lascia Rousseau. Pur restando nel Movimento 5 Stelle, il vice di Davide Casaleggio e uno degli uomini più influenti dei 5 Stelle decreta, di fatto, la fine dell'associazione-cardine del Movimento voluta dallo stesso Casaleggio. È il primo frutto della clamorosa protesta dei senatori grillini contro la presenza di Casaleggio nel Movimento. "È il caso di ricordare qualche particolare - spiega Paolo Becchi -. Negli ultimi tempi della vita di Gianroberto Casaleggio i rapporti con Beppe Grillo si erano molto raffreddati. Grillo non gli era più amico e mirava a scippargli il MoVimento che Casaleggio aveva creato. Grillo era solo un burattino nelle mani di Casaleggio. La malattia di Gianroberto lo aveva ridotto all'isolamento, da qui il tentativo disperato in punto di morte di dare un seguito al suo progetto attraverso Rousseau". "Dopo la sua morte l'alleanza tra Di Maio e Davide Casaleggio cercò di dar seguito al progetto di Gianroberto - prosegue Becchi, editorialista di Libero ed ex ideologo dei 5 Stelle delle origini - e a Grillo venne riservato il ruolo del garante. Tutto questo è crollato nel mese di agosto. Grillo si è ripreso il MoVimento e il primo a dover uscire di scena doveva essere proprio Rousseau. Questa è tutta la storia a cui stiamo assistendo in questi giorni". Grillo è riuscito nell’ impresa che non era riuscito a realizzare durante la malattia di Gianroberto, ossia riprendersi il MoVimento. “Rousseau” era nato in punto di morte contro Grillo, oggi Grillo ha decretato la fine di Rousseau. Questo il senso dell’abbandono di Bugani.— Paolo Becchi (@pbecchi) January 14, 2020 Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Perilli: "M5s, sarà riorganizzazione generale"
