"Siamo arrivati ad un punto di non ritorno". Paolo Becchi definisce così quanto accaduto in Giunta immunità al Senato sul caso Gregoretti. Matteo Salvini che "si autoaccusa per sfuggire alla trappola che gli hanno preparato. Hanno paura del voto di domenica - sottolinea Becchi - ma uno scoglio non può arginare il mare". L'editorialista di Libero in poche parole espresse su Twitter ha centrato perfettamente il punto della situazione: siamo al paradosso, con la Lega che ha votato sì al processo a Salvini per smascherare il gioco sporco della maggioranza formata da Pd, M5s e Iv. Per approfondire leggi anche: "Cosa c'è dietro alla mossa di Salvini" I giallorossi, infatti, hanno deciso a tavolino di disertare la Giunta quando hanno capito di non poter rinviare la data del voto: il perché risiede nella convinzione di fare un favore elettorale a Salvini votando sì al processo proprio alla vigilia dell'Emilia Romagna. E adesso sbraitano contro il leader leghista, che avrebbe fatto una mossa squisitamente di campagna elettorale: lui, non i giallorossi che non si assumono una responsabilità neanche per sbaglio e vivono nel terrore di perdere le poltrone a favore del centrodestra. Ma il tempo è galantuomo e prima o poi presenterà il conto. Intanto sulla Gregoretti la decisione finale verrà presa da Palazzo Madama il prossimo 17 febbraio, ma il primo passo in Giunta è stato compiuto da Salvini. Il videoracconto di quanto accaduto in Giunta. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev