Roma, 28 gen. (Adnkronos) - "Il Governo Monti, con la riforma Balduzzi, ha provveduto a riordinare taluni aspetti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che attendevano da tempo una soluzione. E lo ha fatto in stretto rapporto con il Parlamento da cui sono venuti positivi apporti di merito. Ma restano forti le preoccupazioni relative all'insostenibilita' finanziaria del SSN". Si legge nella nozza Monti sulle politiche del lavoro e il welfare. Preoccupazioni, si spiega, "in conseguenza degli andamenti demografici, delle conseguenze dell'invecchiamento della popolazione e della crisi di risorse pubbliche: preoccupazioni che emergono da tutte le analisi e le previsioni degli osservatori italiani, europei ed internazionali nonche' avvalorate da una vasta letteratura scientifica ed economica, a cui non basta dare, nell'interesse stesso dei cittadini, delle risposte soltanto ideologiche. L'azione di razionalizzazione del sistema non e' piu' sufficiente; si manifestano esigenze di mutamento strutturale del sistema, attraverso la definizione di un nuovo e piu' sinergico rapporto tra il ruolo pubblico e quello privato nella sanita'". "In Italia non e' solo in crescita, rispetto al pil, la spesa sanitaria pubblica; lo e' anche quella privata (oltre il 2% del pil) sostenuta largamente out of pocket dalle famiglie. Una spesa molto spesso indirizzata ad acquistare beni e servizi gia' garantiti dal sistema pubblico; e quindi una spesa in larga misura ripetitiva. Si profila dunque la necessita' di una ridefinizione degli assetti e della funzioni, stabilendo quale ambito di intervento e per quali soggetti vadano assicurate le prestazioni garantite dal SSN, lasciando il resto all'iniziativa privata collettiva ed individuale. In sostanza, si tratterebbe di organizzare, nell'interesse della tutela della salute, dell'efficienza dei servizi e del risparmio dei costi sostenuti, il welfare di mano pubblica e quello assicurato tramite strumenti privatistici".




