Bari, 26 gen. - (Adnkronos) - Troppi magistrati scelgono la strada della politica e questo crea "confusione dei ruoli". E' un passo della relazione letta stamane dal presidente della Corte di appello di Bari, Vito Marino Caferra, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Il "passaggio del magistrato in politica" costituisce un "punto critico dell'Ordinamento giudiziario", dice Caferra, che sottolinea come si tratti di una "criticita' grave e preoccupante sotto l'aspetto della confusione dei ruoli". "Non si discute della legittimita' di certe scelte - aggiunge - ma si pone soltanto un problema di opportunita' politico-istituzionale. Il caso del magistrato che nell'esercizio delle liberta' fondamentali (riconosciute ad ogni cittadino) svolge attivita' politica attiva pone un serio problema di credibilita' non solo per il singolo magistrato ma per l'intero Ordine giudiziario". "La libera stampa - prosegue - ha segnalato il grave fenomeno dei magistrati inquirenti che si candidano in piena concorrenza con i politici appena indagati; perche' cosi' quei magistrati inquirenti, anche per le informazioni riservate di cui sono portatori, alterano il gioco democratico dando luogo ad una sorta do concorrenza sleale nell'agone politico".