Angela Merkel si prepara a guidare la Germania per il suo terzo mandato da Cancelliera. La Grosse Koalition si fa sempre più strada tra le stanze di Berlino, ma a parte gli equilibri politici tedeschi, la vittoria di Frau Merkel complica e non poco gli assetti politici europei. Soprattutto quelli italiani. Ne è convinto il capogruppo del Pdl, Renato Brunetta: "La Merkel è una leader, che con tratto da furba massaia, continua nel suo disegno di germanizzare l'Europa su cui insediarsi come leader". Insomma per Brunetta c'è poco da star traquilli. "Ha fatto un deserto" - Con la Merkel al potere e il rigore galoppante a Roma c'è da temere per il futuro dell'Italia nell'Unione. L'unica salvezza secondo Brunetta è una grande coalizione che mitighi lo strapotere dela Cancelliera: "Hanno fatto il deserto, e l'hanno chiamata pace. La speranza è che la Merkel sia costretta oppure liberamente decida di dar vita alla Grande Coalizione con i socialdemocratici. Non perchè Forza Italia sposi le idee degli avversari di sinistra della Merkel. Ma la Grosse Koalition darebbe modo di impedire il trionfo di un pensiero unico che dalla Germania si espanda per tutto il continente. Passando dal 'Meglio rossi che morti' degli anni '80, al meglio tedeschi che morti. Non sarebbe la stessa tragedia, ma addio a un bel pezzo di libertà". "Primazia tedesca" - Infine Brunetta mette in guardia il governo: "la vittoria della Merkel non nasce da radici europeiste, ma da una primazia tedesca": "La vittoria della Merkel - continua Brunetta - è un caso serio. Non è il caso di liquidarla con faciloneria come un successo del Partito popolare europeo e dunque del centrodestra. Infatti, il programma del cancelliere tedesco, su cui ha costruito il proprio consenso, si basa su idee che non hanno nulla della tradizione europeistica del Partito popolare, ed hanno anzi negato - con l'enfasi portata sui conti e sull'austerità, e sulla primazia tedesca - uno dei principi centrali che stanno alla base dello statuto di questa realtà politica cui Forza Italia ha aderito e intende aderire: la solidarietà e l'uguaglianza tra popoli e Paesi". Insomma i conti con la Germania vanno regolati. Il rischio è quello di diventare una provincia tedesca nel Mediterraneo. (I.S.)