Siena, 6 giu. - (Adnkronos) - "In un ballottaggio come quello che si appresta a vivere Siena il 9 e 10 giugno, non c'e' posto per le esitazioni". Il candidato sindaco delle liste civiche di centrodestra Eugenio Neri illustra cosi' la sua posizione in vista del secondo turno elettorale. "L'astensione, la mancata presa di posizione in un momento topico per le sorti della citta' assomiglia molto alla politica dell'appeasement, l'accomodamento messo in atto dal primo ministro inglese Chamberlain che spiano' di fatto la strada all'aggressivita' di Hitler in Europa. Non ci puo' essere esitazione di fronte ad una scelta netta e precisa come quella del ballottaggio". Il candidato a sindaco delle liste civiche spiega cosi' la differenza tra le forze in campo. "Da un lato la coalizione delle guerre interne per il potere, condotte nel disinteresse per la citta' e per i suoi problemi. Dall'altra un pugno di anime civiche, interessate alle sorti di Siena che vogliono voltare pagina nell'amministrazione della citta'. Di fronte a due mondi diversi, e considerato il peso che questa scelta avra' sulle sorti di Siena, sostenere di volersi limitare ad una dura opposizione - sostiene Neri - significa non avere il coraggio per abbracciare il cambiamento. Chi non prende una posizione non puo' certo commettere errori, ma questo non significa aver agito per il bene della collettivita"'. Eugenio Neri chiama in causa anche Laura Vigni, ex candidato sindaco della sinistra: "Sono aperto alle critiche piu' aspre ed auspico che, nello spirito di umilta' del gesto di Provenzano Salvani, si possa sventare quel piano che sta cercando di recidere il secolare legame tra Banca e citta'. Per questo motivo chiedo a Laura Vigni di fare una dura opposizione direttamente a me". Infine, si rivolge direttamente agli elettori: "Il non voto e l'astensione non fanno parte del bagaglio di cultura politica della sinistra. Inoltre, le forze a sostegno di Laura Vigni sono state tra le sostenitrici dell'atto di legalita' che ha impedito a Ceccuzzi di forzare la mano sul bilancio comunale. Adesso, l'astensione al ballottaggio spianerebbe di fatto la strada al ritorno dei quel potere arrogante che tanto male ha fatto a Siena".