Firenze, 18 apr. - (Adnkronos) - "Il Consiglio regionale a norma dell'articolo 83 della Costituzione elegge tre delegati per l'elezione del presidente della Repubblica. Possono essere eletti, anche tenendo conto del principio della parita' di genere ai sensi dell'art. 51 della Costituzione, quali delegati regionali: membri della Giunta e del Consiglio regionale, amministratori degli enti locali della Toscana nonche' persone che, per attivita' e meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e culturale siano rappresentativi della comunita' toscana. Il regolamento del Consiglio regionale determina le modalita' di elezione di cui 83 comma 2 della Costituzione". Poche righe per fare chiarezza, almeno per il domani, quanto meno per supportare nella scelta i consiglieri regionali che tra sette anni dovranno eleggere i nuovi "grandi elettori" chiamati a votare il capo dello Stato, per evitare un nuovo caso come quello che ha portato all'esclusione del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Poche righe che hanno assunto l'ufficialita' di una "proposta di Legge statutaria", un semplice comma (6 bis) all'articolo 11 dello Statuto della Regione Toscana che e' stato depositato oggi da nove consiglieri regionali del Partito democratico. I promotori sono: Nicola Danti, Enzo Brogi, Marco Remaschi, Eugenio Giani, Paolo Tognocchi, Lucia De Robertis, Matteo Tortolini, Marco Spinelli, Rosanna Pugnalini. "Non si tratta solo di fare chiarezza per il futuro ma anche di valorizzare lo spirito di quanto previsto dal dettato costituzionale - spiega il primo firmatario Nicola Danti - Siamo convinti che l'obiettivo che indicarono i Costituenti fu quello di non chiudere il concetto di Repubblica, e dunque l'elezione del suo presidente, nel recinto di una dialettica di due singoli ed esclusivi soggetti istituzionali, lo Stato e le Regioni, ma e' stato quello di valorizzare, con e attraverso la capacita' delle Regioni, quel pluralismo istituzionale, sociale, culturale e politico che rappresenta la ricchezza del nostro Paese". (segue)