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Coronavirus, gli sms di fuoco Salvini-Conte: "Serve più condivisione", "Non siamo la Cina"

Matteo Salvini e Giuseppe Conte

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Dietro le quinte dell'emergenza coronavirus nei palazzi della politica resta altissima la tensione tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini. La crisi sanitaria diventerà, e sta già diventando, una crisi economica che potrebbe anche diventare crisi sociale. Per quello oggi 13 marzo il premier avrà un confronto in videoconferenza con le associazioni degli industriali e le sigle sindacali insieme con i ministri dello Sviluppo economico e dell'economia. E illustrerà il protocollo di sicurezza nelle fabbriche a tutela della salute dei lavoratori, contenente le linee guida da attuare in ogni singolo stabilimento: dotazione di mascherine (le nuove che arriveranno saranno divise tra sanitari e operai), distanza di sicurezza, nei reparti e in mensa, sanificazione degli ambienti e dotazione di gel e disinfettanti.


Quindi, rivela La Stampa in un retroscena, spiegherà con quale criterio ha selezionato le attività da chiudere e quelle da tenere aperte: "C'è una filiera produttiva che è interconnessa e ogni decisione ha conseguenze che devono essere calcolate". E ancora: "L'Italia non è la Cina, non ha la sua estensione geografica. Non si può fermare tutto, anche perché serve mantenere le condizioni minime di produzione per affrontare l'emergenza sanitaria". 

Per Salvini però non è così. Va fermato tutto per 15 giorni, "senza lasciare lavoratori di serie A o di serie B".  Conte confida nella riduzione del contagio grazie a una nuova consapevolezza degli italiani che si sono chiusi in casa. Dice che non vuole "far saltare in aria il Paese" e considera le parole di Salvini "facili slogan", che "soffiano sul fuoco sociale". Il leader della Lega gli ha mandato un sms nella notte di mercoledì, dopo essersi congratulato per il decreto. Vorrebbe "una tregua" con il premier, avere una maggiore "condivisione delle informazioni e delle scelte". Poi però ieri mattina Salvini ha cambiato idea: "Il decreto è diverso da come lo ha annunciato. Di fatto ha chiuso solo i negozi che già stavano chiudendo per mancanza di clienti".

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