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Coronavirus, Luca Zaia: "La chiusura non esiste più". Dal governatore del Veneto quello che il governo non dice

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Il governo non parla chiaramente? Ancora una volta, a farlo, ci pensa Luca Zaia, il governatore del Veneto inizialmente colpito durissimo dal coronavirus e ad oggi miglior esempio in termini di contenimento e ripartenza. Il governatore leghista è stufo delle balle del governo, dei giri di parole, delle verità non dette, ed intervistato dal Corriere della Sera parte in quarta: "La fase 2? C'è già. Ma non l'abbiamo decisa noi. Possiamo essere d'accordo, ma l'ha decisa il governo. A noi spetta il compito di tutelare la salute dei cittadini. E di preparare la ripartenza". Zaia si riferisce al fatto cha ha deciso in autonomia una serie di riaperture e concessioni, dunque aggiunge: "Il Veneto è responsabile e assolutamente rispettoso delle regole. E al punto numero 1, da parte nostra, c' è la salute dei cittadini. Senza dubbi né fughe in avanti".

 

Quando gli chiedono perché insista sul punto, Zaia spiega: "Lo dico perché penso davvero che il nostro primo nemico sia il ritorno alla fase acuta. Dal punto di vista sanitario, da una decina di giorni siamo in calo. Ci sono 825 posti in terapia intensiva, e altri ancora attivabili, oggi occupati da 240 persone. E va detto che in parecchi casi si tratta di una coda, persone già ricoverate da tempo. Sappiamo bene che questo virus richiede una lunga ospedalizzazione". Dunque, gli chiedono ancora lumi: perché afferma che "la Fase 2 c'è già"?. La risposta non lascia spazio ad ambiguità: "Nel senso che la chiusura non esiste più. Non c'è. È finita quando il governo ha delegato alle prefetture l' approvazione delle deroghe per le aziende che ritenevano di dover rimanere aperte. E probabilmente, grazie al silenzio assenso, molti hanno riaperto. Non entro nel merito, ma lo si vede dal traffico, dalle immagini dei tg, da tutto. Da amministratore, devo prendere atto che c' è più gente in strada. Ma non perché l'ho deciso io", sottolinea.

 

Infine, c'è spazio anche per una secca replica al ministro Francesco Boccia, che ha intimato ai governatori di "assumersi le responsabilità delle loro scelte". "Tutti noi, ministro Boccia compreso, abbiamo la responsabilità di far uscire il Paese da questa tragedia. Le polemiche non servono a nulla", taglia corto Luca Zaia.

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