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Matteo Renzi, altra minaccia velata al governo di Conte: "C'è una terza ipotesi: smettere di fare dpcm e dare aiuti concreti"

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Matteo Renzi raddrizza il tirno. Dopo l'nvettiva contro Giuseppe Conte e le misure per la Fase 2 in Senato, il leader di Italia Viva dice di vedere "segnali incoraggianti" nei rapporti tra le forze di maggioranza sui provvedimenti contro il coronavirus. Tra il restare all'interno del governo o uscire, c'è "una terza ipotesi". A spiegarlo è lui stesso ai microfoni di Zapping sui Radio 1. Per il fu rottamatore l'esecutivo deve smettere di fare i dpcm e dare invece soldi a chi ne ha bisogno.

 

 

Insomma, bisogna "dare un aiuto concreto e iniziare a fare le cose sul serio". Poi Renzi si avvicina al pensiero dell'opposizione: "Io sono per un governo eletto direttamente, un presidente del Consiglio eletto direttamente, ma finché c'è questa Costituzione, la Costituzione si tiene. Io ritengo che non sia lecito per il capo del governo decidere se il fidanzamento sia saltuario o stabile -ribadisce - Figuriamoci se io non voglio un governo che decide, ma per farlo ci vuole la riforma della Cosituzione, finché c'è questa ce la teniamo". Nonostante questo il numero uno di Iv non cambia idea sulla necessita di riaprire l'Italia: "Se non si riparte subito, ripete, c'è il rischio che a settembre-ottobre ci sia il bollettino del collasso dei posti di lavoro".

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