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Coronavirus, spostamenti tra regioni dal 3 giugno: Bonaccini con Zaia e Fontana contro Conte

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L'ultimo scontro si consuma sullo spostamento tra regioni. Il governo, infatti, vuole permetterlo a partire dal 3 giugno, eccezion fatta fino a quel giorno per comprovate ragioni di festività. Dopo il ponte del 2 giugno, insomma, onde evitare una recrudescenza di contagi da coronavirus. Il governo inoltre vuole lasciare facoltà alle regioni di adottare misure più restrittive, ossia di protrarre le chiusure.

Ma sul tema, in videoconferenza nella mattinata di venerdì 15 maggio, si è consumato uno scontro con le regioni del Nord: contrari in particolare Stefano Bonaccini, Attilio Fontana e Luca Zaia, che vorrebbero anticipare il via libera allo spostamento tra regioni al 18 maggio. 

Sullo sfondo, inoltre, il tema delle seconde case. Nel dpcm è prevista la possibilità di spostarsi nel luogo di residenza, domicilio o abitazione. Il tema da definire, ora, è se in questa fattispecie possano rientrare anche le seconde case. Dal 18 maggio, intanto, cadranno tutti i limiti di mobilità all'interno dei confini regionali (naturalmente con l'esclusione di chi è in quarantena, che avrà il divieto assoluto di spostamento). Il decreto dovrebbe essere chiuso entro oggi.

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