Pasquale Tridico a DiMartedì sui soldi agli italiani: "Ritardo? No, procedura". Inps, lo stupore di Floris e Rizzo
"Non è un ritardo, è la procedura". Pasquale Tridico, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, difende l'Inps e non si accorge di aggravare di fatto, l'immagine del suo Istituto e dell'Italia come schiave della burocrazia. Il presidente dell'Istituto previdenziale mette subito in chiaro che i soldi per le pensioni (almeno quelli) non sono a rischio ("C'è sempre il fondo di Tesoreria dello Stato") ma quando gli chiedono perché i soldi agli italiani non sono ancora arrivati mette le mani avanti.
"La procedura si erausice dopo 45 giorni o due mesi di tempo - spiega Tridico, sollevando lo stupore di Floris e pure di Sergio Rizzo -, prima le imprese fanno domanda di cassa integrazione prenotando le risorse e solo il mese successivo ci dicono quante ore vogliono pagare". Il sistema è perlomeno farraginoso e poco adatto all'emergenza totale, sociale ed economica, che i lavoratori italiani stanno vivendo tra autonomi, dipendenti e disoccupati. Ma Tridico, insieme a chi governa, sembra far spallucce.
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