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Giulia Bongiorno contro Alfonso Bonafede: "Le sue omissioni tra le ragioni per cui la Lega ha rotto col M5s"

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“Oggi si chiude il cerchio: tra le ragioni per cui la Lega ha posto fine al governo passato ci sono le sue omissioni. E vediamo che ancora prosegue su quella linea”. Così Giulia Bongiorno nel suo intervento al Senato, rivolto ovviamente al ministro Alfonso Bonafede, che però è stato ben felice di incassare i colpi della Lega dopo la notizia di Matteo Renzi che non voterà nessuna delle due mozioni di sfiducia. Il Carroccio invece sarà a favore di entrambe, anche se ormai i giochi sono fatti. “Lei non è un passante, se quelle norme non vanno è lei che le deve cambiare”, ha dichiarato la Bongiorno in risposta a Bonafede, che in Aula ha sostenuto di aver applicato leggi approvate in passato riguardo alle scarcerazioni. “Il sovraffollamento delle carceri non è un problema ascrivibile al ministro - ha precisato la senatrice leghista - ma lei ha commesso l’ennesima omissione: non ha fatto nulla per porvi rimedio”. La Bongiorno ha poi criticato la tardiva chiusura dei tribunali (“un fatto gravissimo”) e la sospensione dei termini del codice rosso (“ha costretto tantissime donne a rimanere ostaggio di violenze in casa”, infine ha chiuso con la norma “acchiappa boss”, che forse è meglio chiamare “acchiappa applausi” perché “non aggiunge nulla, solo qualche parere”. 

 

 

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