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Alfonso Bonafede, il volo di Stato e l'imbarazzo del M5S: "Dovrebbero chiedere scusa per falsa propaganda"

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Il ministro Alfonso Bonafede è finito al centro di una polemica per aver utilizzato un aereo di Stato, un Falcon, decollato lo scorso 27 febbraio da Napoli per atterrare a Roma. Uno spostamento irrisorio che è costato diecimila euro e che è stato giustificato per motivi di sicurezza. Eppure, come fatto notare da Il Tempo, il guardasigilli grillino è sempre stato il primo nemico della casta, degli sprechi e soprattutto dell’uso dei voli di Stato.

“Dopo anni di campagne d’odio - ha dichiarato il renziano Michele Anzaldi - una volta al potere anche loro hanno fatto esattamente come i predecessori. Ora però Bonafede e il M5S dovrebbero chiedere scusa per anni e anni di falsa propaganda che ha solo alimentato rancore sociale”. E invece altro che scuse, all’interno del Movimento è calato un silenzio che tradisce il profondo imbarazzo per la vicenda rivelata da Il Tempo. Quest’ultimo oggi dà conto del fatto di aver provato a interloquire con diversi parlamentari grillini, ma ha ricevuto tanti “non so” e diversi telefoni spenti: l’unico un po’ critico è stato il deputato Battelli (“Poteva organizzarsi un po’ meglio…”), ma per il resto bocche cucite sulla vicenda, anche all’interno del Pd. 

 

 

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