Prima ancora della scissione prevista per luglio nel Movimento cinquestelle è cominciata la gara a chi scarica prima Giuseppe Conte. Lo spargimento di sangue, rivela Il Messaggero, avrà la prima tappa nel voto in Parlamento sul Mes il mese prossimo e la seconda in ottobre agli Stati Generali (o congresso o assemblea costituente) del movimento, Un tutti contro tutti. Con Conte stritolato tra il Di Battista alla riscossa e gli attuali vertici del movimento che non ne possono più di lui, temono la nascita del suo partito (quotato al 15 per cento in certe stime) ma soprattutto non sopportano la manovra in corso targata Grillo-Pd: farne il capo di M5S ed eternare così lo schema rossogiallo.
A quel punto, se lo strappo ci sarà, un nuovo gruppo parlamentare si formerà a cui si aggiungeranno alcuni ex M5S ora parcheggiati al Gruppo Misto e la navigazione di Conte si farà ancora più complicata e acrobatica di quanto non lo sia adesso. E quindi nonostante il sostegno di Grillo, Conte comunque rischia grosso.