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Giuseppe Conte, il patto segreto con Matteo Renzi: obiettivo, eliminare il proporzionale

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Giuseppe Conte ha sempre detto che dopo Palazzo Chigi sarà "contento" di tornare a fare l'avvocato. In realtà il premier avrebbe stretto un patto con Matteo Renzi per realizzare dei progetti molto più ambiziosi del fare l'avvocato. Lo scrive Francesco Verderami sul Corriere della Sera che spiega come "la strana coppia si ritrova (momentaneamente) alleata con l'obiettivo di sabotare la riforma proporzionale concordata da M5S e Pd". Matteo Renzi è ostile al Germanicum, partorito dall'accordo tra Di Maio e Zingaretti, perché il proporzionale con soglia di sbarramento al 5% lo relegherebbe nella prossima legislatura ai margini del Parlamento, mentre l'attuale sistema maggioritario gli garantirebbe invece un forte potere contrattuale e anche determinante nella sfida dei collegi con il centro-destra. 

 

 

Il premier Conte, invece, "è ambiguo ogniqualvolta deve sopire le voci su una sua futura lista: per spazzare definitivamente il campo dai boatos basterebbe un richiamo al patto che gli ha permesso di trasformarsi da Conte 1 in Conte 2. Se non lo fa, è perché così perderebbe d'incanto il potere contrattuale che gli permette di restare a Palazzo Chigi oggi, e di puntare domani persino al Quirinale". Intanto i due sono riusciti a far slittare il voto in Aula sulla riforma elettorale della loro stessa maggioranza. Questo perché al primo voto segreto il Germanicum rischierebbe di saltar per aria: "con Forza Italia divisa e la Lega che traccheggia, la proporzionale verrebbe bucherellata dai deputati del 'partito di Renzi' e da quelli del 'partito di Conte', cioè quei grillini, ex democristiani e post comunisti, desiderosi di trovar riparo nella lista dell''avvocato del popolo' che finge di voler tornare ad essere avvocato e basta", conclude Verderami.

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