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Giuseppe Conte, panico a Palazzo Chigi. Il retroscena, premier in trappola: al suo posto vogliono mettere Di Maio

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Quanta fretta ha il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.  Sarà che sente sul collo il fiato di un possibile governo guidato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Sarà anche per i numeri ballerini in Senato fatto sta che nell'arco di 24 ore ha annunciato una serie di novità tutte ferme al palo da mesi da mesi. Le tensioni sono alte, ieri sarebbe bastata la bozza circolata del decreto Semplificazioni o la discussione sull'accettare o meno i fondi europei Mes a storcere il naso di molti nel Movimento 5 stelle. Altrettanti mugugni per i 48 articoli della bozza del dl Semplificazioni. E difficilmente oggi gli animi si rassereneranno. 

 

 

 

I dubbi dei pentastellati, in particolare, sono concentrati sulla estrema semplificazione degli appalti.  A cominciare dalla scure sulla certificazione antimafia, sulle norme per l'edilizia, sulla via semplificata per l'ambiente. Un colpo di spugna che non viene digerito dai duri e puri del Movimento. Tanto più dopo le polemiche degli ultimi giorni sui cantieri autostradali in particolare sulle già martoriate arterie liguri. Tutti questi maldipancia potrebbero saltare fuori oggi alla riunione tra il premier - che preme per l'approvazione del dl già in settimana - e i capidelegazione della maggioranza. 

 Il presidente del Consiglio vorrebbe cambiare marcia rapidamente. Dai conti del ministero dell'Economia tra progetti e piani infrastrutturali approvati ci sono 127 miliardi di interventi cantierabili. Progetti rimasti su carta e  per questo si ipotizza che «fino al 31 luglio 2021» non siano più necessarie le procedure di gara per affidare i lavori con soglia di 5,3 milioni di euro.  A tutto questo si aggiunge  la frizione sui fondi europei Mes. 

Oggi pomeriggio vertice di maggioranza  a Palazzo Chigi. Alla riunione, oltre al premier e i capi delegazione della maggioranza ed è prevista anche la presenza del titolare del Mef Roberto Gualtieri. Il vertice avrà come primo dossier sul tavolo il decreto semplificazioni, in vista del Consiglio dei ministri previsto in settimana, ma è probabile che tra i punti al centro della riunione ci siano anche le misure economiche in cantiere nel governo, dalla nuova «manovrina» al prolungamento della Cig in deroga ella possibile messa in campo di nuovi incentivi per le aziende che assumono. Per Conte si annuncia un luglio rovente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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