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Tav, altra rissa tra M5s e Pd: "Opera da fermare". "No, si va avanti"

Fanno proseliti tra i lupetti degli scout

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I grillini lo avevano sempre detto che la Tav era un'opera inutile a dare loro man forte ci si è messo anche il sindaco neo sindaco di Lione, l'ecologista Grégory Doucet,  il quale in un'intervista alla Stampa ha detto l'opera va "fermata" perché tra Lione e Torino "esiste già un'infrastruttura ferroviaria, che è sufficiente, ed è su quella che dovremmo investire. La Francia ha iniettato troppi pochi fondi sul trasporto merci su rotaia a livello nazionale. E ora vogliono farci credere che con la Tav rilanceremo l'attività. Ma è assurdo", dichiara Doucet. 

Nemmeno a dirlo i grillini, in una nota della Commissione trasporti alla Camera, si sono immediatamente accodati al primo cittadino di Lione. "Siamo assolutamente d'accordo: come abbiamo sempre detto infatti", scrivono, "chi volesse invece raggiungere ad alta velocità Parigi o Lione da Milano o da Torino, può già utilizzare i treni Tgv e per il trasporto merci è già presente una linea che attraversa il Frejus, per la quale sono stati spesi, negli scorsi mesi, circa 500 milioni per il suo ammodernamento ed e' praticamente inutilizzata. Proprio le previsioni di traffico sono", si legge, "tra i fattori che rendono il Tav Torino-Lione una scommessa persa. Un'opera progettata decenni fa sulla base di scenari poco credibili, con volumi di traffico gonfiati, oggi mostra infatti tutta la sua inattendibilità. Gli abitanti della Val di Susa chiedono da anni di essere ascoltati, a loro oggi si uniscono dunque quelli di Lione. E' arrivato il momento di fermare questa opera".

 

 

 

Di tutt'altro parere all'interno della Commissione Trasporti il partito democratico: "La Tav non è in discussione e verrà conclusa", ha detto Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio, "sono stati purtroppo già persi troppi mesi e questo Parlamento si è già espresso - anche recentemente - sulla necessità di concludere l'opera. Ai colleghi del M5S in Commissione Trasporti chiedo responsabilità: per essere davvero una forza di governo seria e credibile è necessario rispettare gli accordi presi a livello internazionale e non mettere sempre tutto in discussione, inseguendo scelte ideologiche che penalizzano il Paese".

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