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Silvio Berlusconi, il vice di Matteo Salvini: "Sarà la sua resa", perché non può consegnarsi ai suoi aguzzini

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Da settimane si parla di Silvio Berlusconi tentato dall’idea di sostenere Giuseppe Conte con una nuova maggioranza targata Pd-Fi. Una suggestione alla quale gli alleati del Cav non credono minimamente. A partire da Lorenzo Fontana, eurodeputato della Lega nonché vice di Matteo Salvini: “Considero Berlusconi una persona molto intelligente - ha dichiarato in un’intervista al Corsera - mi auguro che abbia voglia di continuare a combattere per un’Italia libera e che non si consegni nelle mani di chi, per 25 anni, ha tentato di distruggerlo sotto il profilo umano, morale, politico ed economico”.

 

 

Poi la previsione che dovrebbe far tremare il Cav: “Se facesse da stampella a questo governo sarebbe una resa per lui”. Il Pd però continua a cercare il dialogo ed a tentarlo con Mes e legge elettorale proporzionale come argomenti: “È un tentativo già fatto con Monti prima e Renzi poi - è l’analisi di Fontana - che gli ha portato un calo drastico dei consensi. Veramente vuole consegnarsi a quella stessa maggioranza, cosiddetta europeista, che lo ha disarcionato nel 2011? Si consegna alle risate della Merkel? Ai giustizialisti? Tradendo il suo popolo? Lascerebbe un pessimo ricordo”.

Inoltre il vicesegretario leghista ha smentito ogni possibile futuro accordo tra Salvini e Matteo Renzi: “Lo escludo nella maniera più categorica. Salvini ha tentato, fin dall’inizio di questa crisi, di collaborare per il bene del Paese, ma qualcuno ha preferito dileggiarlo, come accadde a Berlusconi a suo tempo. Anche per questo a Berlusconi dico di non cedere alle sirene sinistre e a certi suoi consiglieri troppo legati al globalismo europeista, ma combatta ancora a fianco di chi lo ha rispettato e sostenuto”. 

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