Silvio Berlusconi contro Giuseppe Conte: "Stato d'emergenza? Forzatura inaccettabile della Costituzione"
Dopo le mani tese, le aperture sul Mes e le disponibilità a collaborare in un momento drammatico come questo, ora arrivano parole pesantissime di Silvio Berlusconi contro Giuseppe Conte. Nel mirino la proroga dello Stato d'emergenza per coronavirus fino al termine dell'anno. Il fatto di adottare "mezzi straordinari, adeguati alla gravità" del contesto, non può diventare "un pretesto per una sostanziale sospensione di alcune fondamentali garanzie costituzionali". Così il leader di Forza Italia in una lettera pubblicata su La Stampa. Dunque, Berlusconi chiede "un chiaro e trasparente controllo del Parlamento sulle decisioni dell'esecutivo".
Il Cav sottolinea come fino ad oggi Conte "ha scelto di evitare passaggi parlamentari, con il ricorso allo strumento del Dpcm, ma non per questo ha guadagnato in velocità né in efficienza delle decisioni". Ma un voto in Parlamento "con la dichiarata disponibilità dell'opposizione ad evitare, come è ovvio, ogni atteggiamento ostruzionistico, non avrebbe allungato in alcun modo i tempi di decisioni che in alcuni casi erano necessarie, ma che spesso si sono rivelate contraddittorie e inefficaci e che proprio con il dibattito in Parlamento avrebbero potuto essere migliorate e perfezionate".
Insomma, è troppo. Anche per Berlusconi, a cui non va giù questa sostanziale sospensione della democrazia già denunciata dalle opposizioni, Matteo Salvini e Giorgia Meloni in primis. Il leader di Forza Italia ribadisce poi la disponibilità a collaborare con l'esecutivo ma chiarisce che che "proprio per questo giudicheremmo incomprensibile nel merito e inaccettabile sul piano della procedura la decisione di forzare ancora la Costituzione e la trasparenza del processo democratico". Berlusconi ricorda che in democrazia "la forma è sostanza", dunque spiega che la disponibilità a collaborare sarà "strettamente legata al rispetto della sovranità popolare, a partire proprio da ogni ipotesi di proroga dello stato di emergenza", conclude.