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Luigi Di Maio, il retroscena su Giuseppe Conte: "Autostrade? Ha parlato di revoca solo per fare campagna nei 5 Stelle"

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“Il Cdm convocato nel cuore della notte è lo specchio di un esecutivo che sceglie il buio per poter litigare meglio, a Borse chiude e a riflettori spenti”. Lo scrive il Corriere della Sera, che nell’edizione odierna svela diversi retroscena sulla vicenda legata ad Autostrade per l’Italia. La sensazione è che tutto fosse già scritto e che quanto accaduto negli ultimi giorni sia stata una gigantesca messa in scena: soltanto 48 ore fa Giuseppe Conte aveva pronunciato la parola revoca, a a credergli erano stati solo i 5 Stelle, che invece ne sono usciti con le ossa rotte (anche se fingono di no e vantano come una vittoria la progressiva uscita dei Benetton da Aspi).

Ma il premier aveva già deciso da tempo, in accordo con Pd e Italia Viva: la revoca sarebbe stata una follia, ma neanche si poteva esporre il M5s a una figuraccia colossale. E quindi la soluzione finale prevede che Atalantia resterà in possesso di un pacchetto di quote superiore al 12% e che Cassa depositi e prestiti farà da guida pubblica ad Aspi. Anche Luigi Di Maio era consapevole del finale già scritto della vicenda Autostrade: in privato il ministro degli Esteri avrebbe confidato che Conte ha pronunciato la parola revoca solo per continuare a fare campagna dentro i 5 Stelle. Alla fine però ha fatto marcia indietro, anche se in un modo tale da permettere al Movimento di parlare comunque di vittoria nei confronti dei Benetton. 

 

 

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