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Luigi Di Maio convinto da Franceschini su Autostrade: "Con questo accordo potete dire che il M5s ha vinto contro i Benetton"

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Si sprecano le ricostruzioni sulla lunga notte del Consiglio dei ministri su Autostrade. Adesso tutti sono indaffarati nel rivendicare la vittoria di un accordo ritenuto vantaggioso per lo Stato: in primis Giuseppe Conte, che si loda da solo convincendosi che il compromesso sui Benetton è “un capolavoro”. Al punto che a Palazzo Chigi i suoi fedelissimi hanno ripreso colore: “Se dopo Aspi porta a casa anche il Recovery fund, non lo tocca più nessuno”.

Ciò non cancella però tutte le tensioni che ci sono stati durante il Cdm: secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, il Pd temeva che il premier - in sofferenza per il “nuovo” Luigi Di Maio che parla con Mario Draghi e gioca di sponda con Gianni Letta - volesse usare la revoca (messa sul tavolo e scritta di suo pugno) per sedurre gli elettori del M5s. Dal canto suo Di Maio non si mostrava convinto dai tempi troppo lunghi previsti per l’uscita dei Benetton da Autostrade. “La nostra linea era cacciarli subito e questo accordo non lo garantisce”, ma alla fine è stato Dario Franceschini a convincerlo che il patto è buono anche per lui: “Luigi, il vostro obiettivo era l’uscita totale dei Benetton. Anche senza revoca usciranno e quindi potrete dire che avete vinto”. 

 

 

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